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Concimi-NPK

08.09.2015 / Miscellaneous

Quando si parla di concimi, di giardinaggio, di nutrienti per le piante ci si imbatte spesso nell’abbreviazione NPK o si parla di valori NPK. Che cosa significano questi concetti a quanto pare molto importanti e che ruolo hanno per ottenere una bella fioritura sana, piante robuste e per un raccolto abbondante?

Le tre lettere sono i simboli chimici dei tre elementi principali dei concimi minerali NPK (concimi complessi, concimi completi):

  L’azoto  „N“ è il simbolo chimico dell’azoto. L’azoto svolge molte funzioni nella piante ed ha una particolare importanza soprattutto per la loro crescita e per la rigenerazione. Se manca l’azoto, le piante non crescono bene e il raccolto sarà meno abbondante. Se invece è presente in eccesso, ciò comporta diversi svantaggi: si avrà una fioritura e una maturazione precoce dei frutti, una lignificazione ridotta dei tessuti che renderà la pianta più fragile e si potranno manifestare più facilmente malattie o infestazioni di parassiti, a scapito del raccolto.

fosforoCon la „P“ si definisce il fosforo ed è uno dei macroelementi principali. Il fosforo serve per trasmettere e accumulare l’energia chimica e per la formazione delle radici. Inoltre è indispensabile per la fotosintesi. Il fosforo è quindi utile fin dall’inizio, dato che favorisce per esempio il seme nel momento della formazione dei semi. Ma è necessario anche in seguito, nella fase di fioritura. Una carenza di fosforo ha come conseguenza che le piante restano piccole e fragili e gli steli rimangono sottili. Inoltre le foglie cambiano il colore, le radici stentano a crescere e la fioritura è ritardata. Un eccesso di fosforo (molto raro) danneggia invece la pianta in modo indiretto, dato che può causare carenze indotte di altri micronutrienti.

potassioLa lettera „K“ è il simbolo del potassio, il terzo nutriente essenziale. Questa sostanza aiuta la pianta ad assorbire l’acqua ed è quindi responsabile del bilancio idrico della pianta. Grazie ad esso la pianta sviluppa tessuti forti e una buona resistenza. Favorisce inoltre la resistenza alle malattie e agli sbalzi di temperature estremi, al freddo ecc. In caso di carenza di potassio, la pianta si indebolisce e viene danneggiata la formazione delle radici. Inoltre, nel periodi di siccità la pianta tende a traspirare maggiormente ed assorbe meno acqua. Un eccesso di potassio provoca una concentrazione salina troppo elevata e una carenza indotta di micronutrienti positivi come il magnesio.

Oltre a questi tre nutrienti principali che sono presenti in quantità maggiori nei concimi NPK, per crescere bene e formare biomassa le piante hanno bisogno anche di altri microelementi importanti come calcio, magnesio e zolfo e di oligoelementi (rame, zinco, ferro ecc.) che sono tuttavia presenti in quantità minori in questo tipo di concime.

Dato che non tutte le piante hanno bisogno degli stessi nutrienti, i concimi NPK sono disponibili con diverse composizioni. Ciò significa che un determinato concime contiene una concentrazione maggiore di uno degli elementi principali per la pianta. Le diverse composizioni vengono definite con diverse serie di numeri apportate sul prodotto: il cosiddetto valore NPK. Per le piante verdi, per esempio, si consiglia un concime con un valore 7-3-6 (7% azoto, 3% fosforo e 6% potassio), oppure 14-8-20, mentre per le piante da fiore che hanno bisogno di molto fosforo è consigliato un concime con i valori 7-8-6 o 6-8-7. La cosa importante è il rapporto tra i nutrienti. Le loro concentrazioni sono infatti molto diverse e in base ad esse è necessario utilizzare più o meno concime.

Attenzione: Le diverse combinazioni di cifre e il rapporto tra i nutrienti vanno intesi soltanto come riferimento e non di più. Non è necessario e nemmeno possibile seguirli alla lettera e senza variazioni, dato che in ogni caso non si conoscono esattamente le necessità delle piante e nemmeno la composizione del substrato in cui crescono. Prima di scegliere il concime, si consiglia pertanto di effettuare un analisi del terreno che permetterà di conoscere esattamente la sua composizione e di rilevare eventuali carenze. I concimi NPK dovrebbero essere utilizzati soprattutto quando le piante hanno bisogno di molti nutrienti. Ciò avviene in particolare – ma non solo – nella fase di crescita. Il motivo è che spesso molti terreni e substrati in questa fase presentano o sviluppano una carenza di fosforo, potassio e altre sostanze e la pianta non ha quindi a disposizione abbastanza nutrienti per crescere bene.

I concimi NPK sono disponibili in forma solida (microgranulare, granulare) e liquida. Per la pianta non è tanto importante la forma in cui essi vengono somministrati, quanto piuttosto la composizione. Le due forme presentano comunque alcuni vantaggi e svantaggi:

I concimi NPK solidi

I concimi NPK solidi rilasciano le sostanze nutritive lentamente ed hanno quindi un effetto a lunga durata molto apprezzato da tanti giardinieri. Inoltre non si ha una perdita dovuta a dilavamento quando piove ed è per tanto adatto per le coltivazioni all’aperto. In genere i concimi di questo tipo vengono somministrati alle piante con la cosiddetta concimazione in superficie, ovvero il prodotto viene distribuito in modo uniforme su tutto il terreno, senza lavorarlo nel terreno stesso. Soltanto nel caso di piante con radici profonde (come piante da frutto e alberi) si preferisce concimare in profondità, in modo che le radici possano assorbire meglio e più rapidamente le sostanze nutritive. Il concime solido può essere utilizzato anche per una concimazione localizzata.

I concimi NPK liquidi vengono in genere utilizzate in piante da vaso o da balcone e meno frequentemente per coltivazioni all’aperto. Si può utilizzare sia aggiungendolo all’acqua per innaffiare, sia come concimazione per le singole piante. Per alcune piante (per esempio per le orchidee e le tillandsie) si consiglia anche la concimazione su foglia (spruzzando il concime sulla parte inferiore delle foglie).

I concimi NPK liquidi

Conclusione: i concimi complessi NPK offrono molti vantaggi, pur essendo un po’ più costosi. Sono facili da utilizzare e molto nutrienti. Vanno utilizzati in caso di carenze specifiche dei principali macroelementi. In altri casi si possono utilizzare anche concimi composti da due o da una sola sostanza nutriente che contengono per esempio soltanto due elementi (per es. potassio e magnesio) o addirittura solo uno degli elementi principali (per es. azoto) e che spesso non sono così costosi come i concimi NPK.

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